
Questo evento è ideato dall’Associazione “Percorsi Culturali” che si prefigge come scopo la realizzazione di eventi e iniziative legate al mondo della cultura. Il Festival della Fotografia Femminile “L’altra donna” nasce da un’idea di Valeria Cappelletti, Diletta Fallani e Manuela De Rosa.
Puoi contattarci scrivendo a: laltradonnafestivalfotografico@gmail.com.
Di seguito vi raccontiamo qualcosa di noi.

Valeria Cappelletti, giornalista pubblicista dal 2011, direttore responsabile del quotidiano online di cultura Livornosera.it. Prima di aprire un proprio giornale insieme alla collega Diletta Fallani, ha collaborato per varie testate livornesi come La Nazione, Trenta Giorni, Il Tirreno, Spil Informa, Prima News e riviste di livello nazionale come TV Series.
Laurea quinquennale in Scienze della Comunicazione conseguita a La Sapienza di Roma con una tesi sulla “Libertà di informazione e la censura nei paesi del sud-est del Mediterraneo e dell’Asia sud-occidetale” con la quale ha ricevuto una menzione speciale al Premio Maria Grazia Cutuli 2008; laurea quinquennale in Storia e Forme delle Arti Visive, dello Spettacolo e dei Nuovi Media conseguita all’Università di Pisa con una tesi sulla casa nel cinema horror americano.
Ha effettuato uno stage presso il Corriere della Sera di Milano nella redazione spettacoli. Ha pubblicato un libro di racconti di genere horror dal titolo “Le vie del male” e un saggio dal titolo “Home Scary Home” dedicato alle case infestate nel cinema horror americano. Ha vinto vari premi con vari racconti.

Diletta Fallani, giornalista pubblicista dal 2014 per l’ordine della Toscana, Fondatrice e Caporedattore del quotidiano online di cultura Livornosera.it. Prima di aprire un proprio giornale insieme alla collega Valeria Cappelletti, ha collaborato per varie testate come Il Tirreno, Il Corriere di Livorno e altre testate minori. Laurea triennale in discipline delle arti visive dello spettacolo e della moda, con pubblicazione della tesi per la casa editrice ETS attraverso un contributo su Michelangelo Antonioni intitolato “L’immagine di Antonioni tra cinema e pittura: le Montagne incantate. Un evento: suggestioni e riflessioni”. Il contributo si trova all’interno del libro di Lorenzo Cuccu intitolato “Antonioni il discorso dello sguardo e altri saggi” terza edizione aggiornata e ampliata 2014. Prosegue i suoi studi e consegue la magistrale con lode in Storia e Forme della arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media.
Con una tesi magistrale dal titolo ”Figure e forme della donna fatale nel cinema: modelli drammaturgici e iconografici” che in un secondo momento è stata adottata come parte integrante per alcuni insegnamenti di analisi del film nell’Università di Pisa.
Come studiosa di cinema e arte, prosegue i suoi studi e collabora alla stesura e al lavoro di ricostruzione del libro “Il Mio Antonioni” a cura di Carlo di Carlo, edito da Cineteca di Bologna e Istituto Luce – Cinecittà in occasione della grande retrospettiva americana di Antonioni svoltasi alla fine del 2017 al MOMA – Museum of Modern Art di New York. Continua poi il percorso accademico e ricopre il ruolo di Cultore di Materia per l’Università di Pisa e consegue un dottorato di ricerca in Beni Culturali, Formazione e territorio presso l’Università di Roma Tor Vergata con una Tesi dottorale dal titolo “Il ruolo della stampa quotidiana nella ricezione della figura della Diva nel cinema muto Italiana”. L’anno scorso , come membro della Consulta de Cinema ha scritto un breve contributo riguardante les films de ma vie“ Deserto Rosso” di Michelangelo Antonioni che si può trovare all’interno del libro “ L’invenzione del futuro. Trent’anni di cinema e media audiovisivi nell’università italiana a cura di Giulia Carluccio e Adriano D’Aloia. per Marsilio editore. Innamorata da sempre dell’arte fotografica apre un suo piccolo portfolio sulla rivista online Photo Vogue.
Docente di Tecnologie e produzione multimediali all’interno delle scuole superiori, attualmente docente presso il liceo artistico della sua città natale prosegue il suo percorso accademico dedicandosi ad articoli scientifici e la stesura di un nuovo libro riguardo i tempi della narrazione cinematografica e le figure di donna.

Manuela De Rosa nasce a Roma nel 1975. Laureata in Lingue e letterature straniere con una tesi sull’approccio teatrale nella glottodidattica, diventa assistente di volo presso la Compagnia di bandiera italiana, portando spesso con sé la macchina fotografica nei suoi viaggi. Trasferitasi a Pisa si accosta alla fotografia di reportage in eventi Live, prevalentemente concerti del settore indie rock locali, spettacoli teatrali e performance. Nel 2016 si laurea in semiotica dell’arte presso il Dams di Bologna, con una tesi su
fotografia, arte e display espositivo. Attualmente vive in Toscana e continua gli studi in storia dell’arte a Roma.
Realizza progetti artistici dedicandosi prevalentemente alla ritrattistica e a sperimentazioni con media digitali, ma anche come fotografia di reportage in eventi e spettacoli. Le tematiche alle quali si rivolge spaziano dalla riflessione sulla corporeità, all’identità femminile e di genere, all’attualità e le criticità del contemporaneo.
Ha esposto in mostre e festival in ambito nazionale, tra cui il Wire Festival di Roma, a Lajatico, nell’ambito del Festival di arte contemporanea “Artinsolite”, in collaborazione con il Teatro del Silenzio, al DAV Dipartimento di Arti Visive del Comune di Soresina (CR). Ha pubblicato per Arcana, blog e riviste di arte contemporanea. Collabora con associazioni culturali in ambito artistico e sociale.
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